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FUOCHI – Nuove modalità esplorative per i musei

ICOM – INTERNATIONAL MUSEUM DAY 2024

Per la Giornata Internazionale dei Musei 2024 vogliamo invitare le persone a ripensare all’educazione e ad immaginare un futuro in cui la condivisione della conoscenza trascenda le barriere e l’innovazione si combina alla tradizione.

FUOCHI

I temi proposti in occasione degli International Museum Day  offrono sempre stimoli importanti. Quest’anno mettono al centro la necessità di ripensare i processi educativi integrando nella conoscenza innovazione e tradizione. Cogliendo questa suggestione la Direzione regionale Musei Lombardia desidera, con uno statement,  rinforzare la consapevolezza della relazione  che esiste tra il mondo dei musei, dei beni culturali  e i servizi ecosistemici ricreativi, culturali e spirituali della natura (SEC).

Per una Direzione che raduna musei nei quali il contesto ambientale è fondamentale diventa un dovere portare l’attenzione ai ‘servizi’ che  sistemi ambientali integri, ricchi di biodiversità e animati offrono alle persone: invito alla contemplazione, pungolo  alla creazione artistica sia essa figurativa, musicale, letteraria,  oasi di cura, sostegni all’equilibrio psichico, dispensatori di un tempo libero di qualità ma anche luoghi di azione impegnata per le società che li abitano. Un dovere ma anche un elemento caratterizzante, che si vuole fortemente unisca, rendendoli inconfondibili, i tredici musei lombardi. Tredici siti diversi e lontani che si  aprono come un ventaglio,  dispiegando esempi a sostegno del valore della coesistenza con l’ambiente naturale.
Dal giardino della cappella Espiatoria di Monza al Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo e al Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri, alla Certosa di Pavia, con ampi terreni agricoli e piccoli orti nelle celle dei monaci. Dal balcone aperto sulle montagne da cui si affaccia palazzo Besta a Teglio, all’abbraccio del Garda intorno al Castello Scaligero o alla punta dove sorgono Grotte di Catullo, all’area boschiva  dove corrono cervi in cui sono immersi il Parco Archeologico e l’Antiquarium di Castelseprio.

Per questo in tutti i siti gestiti dalla Direzione regionale Musei Lombardia l’idea di un turismo sostenibile, di una fruizione lenta e immersiva nei musei e nei contesti naturali, si accompagna all’attenzione alla salute dell’habitat naturale e degli animali: sono attive collaborazioni con università italiane per studiare chirotteri, licheni, e altre forme di vita, così come vengono sostenute pratiche agronomiche rispettose dell’ambiente.

LA MATRICE COME NUOVO PARADIGMA

Come conseguenza diretta di questa riflessione la Direzione regionale Musei Lombardia ha formalizzato una  propria modalità di venire incontro ai pubblici attraverso una matrice di saperi e oggi, 18 maggio 2024, la propone ufficialmente.
Arti, discipline religiose, discipline umanistiche, scienze applicate, scienze mediche, scienze fisiche e matematiche, scienze naturali, scienze sociali, molte sono le discipline, ben oltre la sigla STEAM, che si possono incontrare e approfondire nei musei, così numerose che spesso molti di questi possibili affondi restano silenti, in attesa di essere scoperti e portati alla luce. Educazione, conoscenza, innovazione e tradizione – promossi da ICOM nella Giornata Internazionale dei Musei 2024 – si innestano con naturalezza su questa proposta che diverrà mappa di lavoro all’interno della Direzione regionale Musei Lombardia, un insieme di fuochi di segnalazione per  mettere a sistema tutti i possibili percorsi attivati o attivabili nel tempo nei tredici siti che la compongono.
É un processo che prende avvio in modo sistematico ora, ma  intende diventare una pratica costante, abito di lavoro e  proposta formativa permanenti, da accrescere e perfezionare via via.
Ci spingono la speranza e l’ambizione di intrecciare nuove relazioni, di approfondire scambi educativi e culturali già esistenti, di farsi portavoce di una nuova modalità esplorativa dei musei, capace di travalicare i dati estetici, archeologici, artistici e storici, per andare alla scoperta dei legami indissolubili tra i beni culturali, la natura, e l’umana conoscenza in tutte le sue declinazioni. Nel segno della vita.

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