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Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo

Capo di Ponte

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  • Ottobre nei Musei e Parchi della Valle Camonica

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Il Museo

Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo prende il nome da due grandi massi franati all’inizio dell’Olocene (quasi dodicimila anni fa) decorati con figure antropomorfe, animali, scene di aratura e di trasporto su carro. Attorno a essi, a partire dall’Età del Rame, si sviluppò un santuario megalitico.

La Storia

Massi di Cemmo - Ingresso dell'Area

Massi di Cemmo - Ingresso dell'Area

Il Parco Archeologico Nazionale dei Massi di Cemmo sorge nella valle di origine glaciale del Pian delle Greppe.
L’area, caratterizzata da terrazzamenti sfruttati già dall’Età del Ferro per la pastorizia e successivamente per la coltivazione di vite e alberi da frutto, nel 1970 fu interessata da interventi di livellamento che ne cambiarono radicalmente la morfologia.

Per questo motivo, in vista della progettazione del Parco, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia realizzò, fra il 1998 e il 1999, il ripristino del sito, che venne poi inaugurato nell’ottobre del 2005.

L'Area

Massi di Cemmo

Massi di Cemmo - L'area

L’area del Santuario, primo sito d’arte rupestre “camuna” segnalato nel 1909 dal geografo Gualtiero Laeng, risulta frequentata continuativamente a partire dal Mesolitico Antico (IX millennio a.C.) sino all’età romana. La sacralizzazione dell’area è invece ascrivibile all’Età del Rame (III millennio a.C.) e coincide con la comparsa delle prime incisioni sui massi. Attorno a essi sono stati rinvenuti dei solchi d’aratura che probabilmente, assieme alle stele recentemente rinvenute ma non conservate in sito, delimitavano il perimetro dell’area sacra.

Nell’Età del Bronzo (II millennio a.C.) la monumentalizzazione dell’area si completa con la costruzione di un recinto murario semicircolare che subì diversi restauri tra l’Età del Ferro (V-IV/II-I secolo a.C.) e l’epoca romana, quando fu costruita anche una strada d’accesso al sito. Con l’avvento del Cristianesimo il santuario viene smantellato, probabilmente in concomitanza con la lotta all’idolatria documentata nell’area alpina tra IV e XI secolo.

Il patrimonio

Il Parco, esteso su una superficie di circa un ettaro, risulta facilmente percorribile in piano lungo i percorsi attrezzati, accessibile anche a persone con ridotte capacità motorie.
La visita ha una durata media di un’ora e l’accesso durante l’orario di visita è regolato tramite sistema di videosorveglianza con l’apertura automatica del cancello. Circa 15 minuti prima della chiusura si attiva un sistema di segnalazione visivo (luce lampeggiante) e sonoro che ricorda ai visitatori l’orario di chiusura. Alcune stele provenienti dal santuario, insieme a quelle pertinenti ad altre dell’Età del Rame della Valle Camonica, sono esposte nelle sale del MUPRE. Si consiglia, quindi, una visita al Museo, per arricchire e completare quella del Parco.

Rinnovato anche per il 2024 il Valle Camonica Pass Incisioni, il biglietto unico che ti permette di visitare a soli 11 € sei tra parchi e musei della Valle Camonica:

Capo di Ponte

Ceto, Cimbergo e Paspardo

  • Riserva Naturale delle Incisioni Rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo e Museo didattico della Riserva

Darfo Boario Terme

  • Parco Archeologico Comunale di Luine

Sono confermate le gratuità di legge previste per l’ingresso nei parchi nazionali: under 18, studenti universitari, disabili e loro accompagnatore, guide turistiche.

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  • Cemmo 1

    Cemmo 1

    Il masso era noto alla popolazione locale col nome di “Preda dei pitoti” (pietra dei pupazzi), termine con il quale si indicavano le incisioni. Sono state riconosciute oltre centocinquanta raffigurazioni che comprendono animali, pugnali ed una scena di aratura. È possibile individuare diverse fasi di istoriazione del masso, a partire dal 2900-2500 a.C.

  • Cemmo 2

    Cemmo 2

    Posto circa 15 m a Sud di Cemmo 1, il masso, databile tra 2900 e 2500 a.C., ha il lato istoriato diviso in tre parti. Le incisioni comprendono animali, armi, figure umane, una scena di aratura e un carro a quattro ruote. A queste due scene di aratura viene attribuito un significato religioso connesso con pratiche rituali per propiziare la fertilità della terra.

  • Cemmo 20

    Cemmo 20

    Alla seconda metà del III millennio a.C. risale un grosso frammento di monumento che presenta alcune raffigurazioni particolari, distinguibili in tre fasi di incisione. Davanti era deposto anche un frammento di cranio umano che suggerisce la presenza di un rituale di manipolazione delle ossa degli antenati.

Indirizzo

Località Cemmo
25044 Capo di Ponte

Proprietà

Ente MiC

Tipologia

Parco archeologico

Maggiori informazioni

Informazioni

ORARI

Lunedì: chiuso
Martedì: 8.30 – 16.30
Mercoledì: 8.30 – 16.30
Giovedì: 8.30 – 16.30
Venerdì: 8.30 – 16.30
Sabato: 8.30 – 16.30
Domenica: 8.30 – 14.00

Chiusura biglietteria: 30' prima

Altre informazioni: Chiusura: 1 gennaio e 25 dicembre, salvo diverse indicazioni trasmesse dal superiore Ministero della cultura. Per le aperture straordinarie consultare il sito della Direzione regionale, oppure il MiC e i social network ufficiali del Museo. Per informazioni su attività, iniziative, aperture straordinarie e modalità di visita seguire la pagina Facebook del Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane: https://www.facebook.com/ParcoIncisioniRupestri/ Si comunica che quest’Istituto s’impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l’apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio.

Indirizzo

Località Cemmo
25044 Capo di Ponte

Come arrivare

Per chi proviene da SUD In auto: Autostrada A4: uscite Seriate o Rovato; Strada Statale 42 del Tonale e della Mendola, direzione Passo del Tonale uscita Nadro-Ceto, Capo di Ponte, Cimbergo-Paspardo, Siti di Arte Rupestre; all'ingresso di Capo di Ponte, alla prima rotonda girare a sinistra e poi seguire le indicazioni per Massi di Cemmo. In treno: linea Brescia-Edolo, fermata Capo di Ponte; poi salita a piedi attraversando l'abitato di Capo di Ponte. In pullman: vari servizi di pullman con fermate nel paese. Per chi proviene da NORD In auto: dal Passo di Aprica o dal Passo del Tonale, raggiungere Edolo e proseguire sulla Strada Statale del Tonale e della Mendola direzione Brescia; uscita Sellero-Capo di Ponte e proseguire per Capo di Ponte; seguire la strada provinciale fino alla terza rotonda e qui svoltare a destra; poi seguire le indicazioni per Massi di Cemmo. In treno: linea Brescia-Edolo, fermata Capo di Ponte; poi salita a piedi attraversando l'abitato di Capo di Ponte. In pullman: vari servizi di pullman con fermate nel paese. Parcheggio per auto e pullman: davanti alla CittàdellaCultura o davanti al Cimitero di Cemmo.

Contatti

+39 0364 42140
www.parcoarcheologico.massidicemmo.beniculturali.it/
drm-lom.incisionirupestri@cultura.gov.it

Biglietto intero

Ingresso gratuito

Accessibilità

Il parco è accessibile a persone con disabilità motoria grazie a un nuovo percorso di visita realizzato con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, il Gruppo Istituzionale di Coordinamento del sito Unesco, la Comunità Montana di Valle Camonica, le cooperative sociali della Valle Camonica e con il supporto di Regione Lombardia e della Fondazione della Comunità Bresciana.

Animali

I cani sono ammessi all'interno del Parco purché al guinzaglio.

Visite guidate

Le visite guidate per scolaresche e gruppi, i laboratori didattici e le visite specialistiche sono svolte esclusivamente da personale esterno con rapporto diretto con i fornitori del servizio.

Parcheggio

Si, anche per disabili.

Ristoro

A pochi metri dall'uscita del Parco si trova un punto ristoro.