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Nulla è perduto – Corso di formazione per docenti tra Arte, Cittadinanza e Educazione Ambientale

Direzione regionale Musei Lombardia e GAMeC di Bergamo in collaborazione per un progetto rivolto agli insegnanti di ogni ordine e grado 

 

Dal 14 ottobre 2021 al 13 febbraio 2022 la GAMeC propone, nei propri spazi, la mostra Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione. Si tratta del secondo capitolo di un progetto espositivo pluriennale ideato da Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC, che vede coinvolti storici dell’arte, curatori, filosofi e scienziati per affrontare un discorso trasversale attorno al tema della materia, attivando contestualmente un dialogo con la storia delle scoperte scientifiche e un confronto con lo sviluppo delle teorie estetiche.

Dopo il primo appuntamento del ciclo (Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile) – dedicato all’essenza della materia – la seconda mostra in programma, a cura di Anna Daneri e Lorenzo Giusti, rivolge lo sguardo al lavoro di artiste e artisti che, in momenti diversi, hanno indagato le trasformazioni della materia traendo ispirazione dalla vita degli elementi per sviluppare una riflessione sulla realtà delle cose, sul mutamento e sul tempo.

“Rien ne se perd (nulla si perde)” è l’incipit della celebre massima attribuita a Lavoisier con la quale il chimico francese spiegava il senso generale della sua legge della conservazione della massa. La legge affermava che nel corso di una reazione chimica, la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti. La materia, in altre parole, non si crea e non si distrugge, e da questo principio fondamentale sarebbero scaturite alcune idee chiave per la modernità.
La specificità della mostra è quella di tenere assieme, all’interno di un percorso unitario, organizzato intorno ai quattro elementi – acqua, aria, terra e fuoco –, opere di epoche diverse tra loro, dispiegando le creazioni di alcuni tra i più importanti esponenti delle neoavanguardie degli anni Sessanta e Settanta – da Marcel Duchamp a Yves Klein, da Max Ernst a Andy Warhol, da Giorgio de Chirico a Pier Paolo Calzolari e Robert Smithson –, fino ad arrivare alle ricerche recenti di alcuni tra i più significativi artisti internazionali delle ultime generazioni, come Olafur Eliasson, Hans Haacke e Cerith Wyn Evans.

IL CORSO DI FORMAZIONE

Nulla è perduto. Arte e materia in trasformazione riveste un alto interesse per i docenti delle scuole di ogni ordine e grado perché intreccia la Storia dell’Arte con l’Educazione alla Cittadinanza. La mostra, infatti, è un’occasione preziosa anche per riflettere sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU, che ha identificato 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile. L’istruzione di qualità e l’opportunità di apprendimento (obiettivo n. 5), pace, giustizia e istituzioni solide (obiettivo n. 16), energia pulita, città sostenibili, vita sott’acqua e vita sulla terra, consumo e produzione responsabili (obiettivi n. 7, 11, 12, 13, 14, 15), sono temi sottesi a molti dei lavori esposti, consentendo un approccio interdisciplinare alla mostra, capace di collegarsi con numerose materie curricolari e differenziati contesti d’apprendimento.

Il corso è organizzato dalla GAMeC in collaborazione con la Direzione regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura), ed è sostenuto da Fondazione Dalmine. L’iscrizione è gratuita, a tutte le iscritte e a tutti gli iscritti verrà rilasciato un certificato di frequenza valido ai fini dell’aggiornamento professionale.

PROGRAMMA

Il corso si tiene giovedì 23 e 30 settembre, giovedì 7 e venerdì 15 ottobre, dalle ore 15:00 alle ore 17:00, on line.
All’apertura del corso saranno inoltre concordate visite guidate alla mostra per tutte le iscritte e gli iscritti, certificate come ore di Formazione. Le visite saranno programmate a partire dal 15 ottobre.

PROGRAMMA

Giovedì 23 settembre
Lorenzo Giusti, Direttore della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, e curatore della mostra
Nulla è perduto: le ragioni di una mostra, in un dialogo tra arte, scienza e cultura
Come nasce una mostra? Quante competenze intervengono alla sua realizzazione, dai curatori agli scrittori, dagli scienziati agli artisti? Il Direttore della GAMeC racconterà il dietro le quinte dell’esposizione dell’anno, spiegandone il progetto curatoriale, argomentando la scelta degli artisti, visionari, immaginifici e quasi alchemici, e la stretta relazione tra le ricerche delle arti visive e l’interesse alla Terra, allo sviluppo sostenibile, al fragile equilibrio degli elementi che ci consentono la vita.

Giovedì 30 settembre
Valentina Cane, Giulia Valcamonica, Servizi Educativi della Direzione regionale Musei Lombardia
Quattro elementi, quattro storie: dagli artisti in mostra ai musei lombardi
Le opere di artiste e artisti contemporanei in mostra delineano un percorso sui quattro elementi che porta alla luce alcune riflessioni sul tema della materia nel suo rapporto con l’arte, la scienza, la filosofia e molto altro. Uno sguardo paradigmatico, che dalla mostra si estende fino a raggiungere la storia del territorio lombardo e quella di alcuni dei suoi musei. Terra, acqua, aria e fuoco identificano e raccontano luoghi come la Valle Camonica, i musei del Garda, il Cenacolo Vinciano, la Cappella Espiatoria di Monza. Scopriamo allora la natura di ciascun elemento, il suo significato, la percezione dei suoi contemporanei e quella che ne abbiamo oggi; la sua sostenibilità, il rapporto con la scienza e la tecnologia passate e presenti. Stiamo interpretando correttamente gli elementi che costruiscono la nostra storia?

Giovedì 7 ottobre
Giovanna Brambilla, Responsabile dei Servizi Educativi della GAMeC
Nulla è perduto: dalla mostra alle scuole
Introduzione alla mostra e all’attenzione al mondo della scuola
L’intervento prevede uno sguardo sulla mostra attraverso i suoi capolavori (Duchamp, Klein, Warhol, Brauner, Eliasson, Ernst, …), inseriti nelle quattro sezioni dedicate ai quattro elementi – terra, aria, acqua e fuoco. La visione delle opere si intreccerà all’approfondimento degli spunti che queste possono di volta in volta offrire alle differenti scuole e alle differenti materie, per affascinanti attraversamenti tra arte, scienze, ambiente e educazione alla cittadinanza.

Venerdì 15 ottobre
Enzo Favoino, Docente alla Scuola Agraria del Parco di Monza, importante centro di ricerca, è tra i fondatori dell’ECN (European Compost Network) ed è attualmente il coordinatore del Comitato Scientifico del Centro di Ricerca Rifiuti Zero.
Dalla linearità di consumi e sprechi alla Economia Circolare
L’Europa negli ultimi anni ha intrapreso una strategia ambiziosa per preservare materiali e risorse,
sottraendosi progressivamente alla dipendenza da estrazioni ed importazioni di materie prime. Le
motivazioni ambientali sono solo un corollario, per quanto fondamentale, di una strategia che può
garantire efficientamento alla nostra economia e consumi, creazione di valore aggiunto e generazione di
lavoro. È opportuno fare una riflessione su quelli che sono i presupposti di tale cambio di paradigma, e
cosa ci stanno dicendo le evidenze delle tante buone pratiche già diffuse sul territorio.

Ricordiamo che è possibile accreditarsi presso la GAMeC per ottenere il GAMeC Pass, titolo di accesso gratuito a tutte le mostre organizzate dal Museo (per informazioni in merito scrivere a servizieducativi@gamec.it).

Per iscrizioni compilare il form al seguente link:
https://forms.gle/Rk5X8U1H85UgmksE9
È possibile iscriversi anche mediante la piattaforma S.O.F.I.A. del Miur.

Il termine per le iscrizioni è il 20 settembre 2021.

Per informazioni chiamare i Servizi Educativi della GAMeC 035-270272, da lunedì a venerdì dalle 10:00 alle 16:00 o scrivere a servizieducativi@gamec.it